Femenews

Ladytoriale

Le parole e le pietre
Ci salverà la bellezza

Ed eccoci al giro di boa compiuto con la stampa di questo sesto numero: la prima parte dell’anno di vita di FemeNews.
Come quando si comincia lo svezzamento di un bambino. Abbiamo nuove firme, una nuova artista che per i prossimi tre numeri realizzerà il dipinto di prima pagina e anche questo mese tanti bei profili di donne che raccontano il loro essere punto di forza e differenza nei settori in cui operano. L’intervista esclusiva di Tiziana Gulotta in FeMedi con Anat Hoffman che assieme ad altre donne di fede ebraica di mezzo mondo, in Israele, si batte per il diritto alla preghiera ad alta voce davanti al Muro di Gerusalemme, al pari degli uomini; o ancora in Femtaly&Swiss l’intervista di Laura Incandela a una delle prime broker nel settore cerealicolo internazionale. Insomma il loro valore in concreto nelle azioni che compiono a livello impren-ditoriale, politico, economico e culturale. Oggi e ieri. Per non arrenderci, e arrendersi, e guardare sempre con rinnovata fiducia a domani, nella ferma convinzione di voler dare il proprio contributo a renderlo un po migliore il mondo, rispetto al peggio che sempre più continua a essere; assieme all’umanità che lo abita. Dando vita a questo giornale, unitamente al co-editore Paolo Longo Caracciolo, è stata fatta una scelta di campo precisa: solo belle notizie. Niente cronaca nera o attualità contingente all’agenda politica o economico finanziaria italiana e internazionale.

FemPolitik

SPAGNA

La "non
premier"
dal peso determinante

Anche se è vero che negli ultimi tempi in Spagna la presenza delle donne e, soprattutto la loro rilevanza nella politica locale, regionale e nazionale è andata aumentando, soltanto alle ultime elezioni è accaduto un fatto preciso. E per certi versi storico. Infatti nelle elezioni politiche dello scorso mese di Luglio, una donna, Yolanda Diaz, ha corso contro una pletora di uomini per occupare la presidenza del governo. Tuttavia, è necessario constatare che altre donne occupano posti importanti nel panorama politico spagnolo, indipendentemente dal partito a cui appartengono: Ada Colau (sindaca di Barcellona), Isabel Diaz Ayuso (presidente della Comunità di Madrid) o Nadia Cal-viño, Carmen Calvo, Teresa Ribera, che con la stessa Yolanda Díaz, sono attualmente vicepresidenti nell’attuale scorcio di mandato di Pedro Sánchez alla presidenza del Governo iberico uscente. Altri precedenti governi spagnoli hanno comunque già affidato la vicepresidenza a donne: María Teresa Fernández de la Vega (2004-2010) nell’esecutivo di José Luis Rodríguez Zapatero; María Soraya Sáenz de Santamaría Antón (2011-2018) con di Mariano Rajoy primo ministro. Tuttavia, è solo nella convocazione delle elezioni per le politiche del 23 Luglio 2023 che troviamo per la prima volta la candidatura alla presidenza di una donna.

LA RIGENERAZIONE AL FEMMINILE DEI BORGHI

Dalle Alpi Marittime all'Appennino marchigiano fino alle dorsali montane della Sicilia, tante le donne che creano imprese e lavoro

FemEconomik Il nostro viaggio da Nord a Sud nella provincia italiana
FeMFocus Nella realtà i numeri sono reddito ma non voce attiva sul Pil
FeMedì Anat Hoffman “Anche noi donne vogliamo leggere la Torah ad alta voce”

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